Bravo Cuculo!
Hai fato bene a tornare tra noi.
E’ un piacere leggere i tuoi commenti.
ciao
Andrea,
etica secondo coscienza. E il problema è “(ri)-educare” le coscienze…
Siamo quello che siamo oggi perchè c’è stata decisamente una deriva, uno “scarroccio” per via della corrente sottomarina e del vento forte (tanto per usare la metafora marinara) che hanno portato l’economia (e l’uomo) in nuovi mondi inesplorati anzichè sull’isola che non c’è. Terra di conquista, secondo i più.
E invece erano mondi già abitati da altri. A loro modo forse altrettanto feroci, ma in equilibrio.
Mi pare di vedere Apocalypto: il punto di vista dei nativi americani sulla conquista spagnola…
Anch’io non credo nella competizione come unico modello di vita (mi spiace, Compasso) inteso come sopraffazione del prossimo e del più debole.
La condivisione – senza perciò diventare tutti comunisti obbligatoriamente – è un ottima sintesi di comportamenti, come suggerisce Andrea.
Il privilegio inteso come dote, come qualità distintiva, come onore forse ci rende diversi, ma è l’uso che si fa dei benefici del privilegio il fattore che veramente ci distingue e rende differenti.
Ognuno di noi deve trovare la sua rotta e la sua strada.
Buona giornata
Marco Colacci